La Family Ride dai Fori a Castel Sant`Angelo, parte così la promozione alla gara per Expo 2030!

La Family Ride dai Fori a Castel Sant'Angelo Parte così la promozione alla gara per Expo 2030 Roma candidata.

Ne parla oggi il Corriere della Sera con l'articolo a cura di Lorenza Cerbini.

T-shirt rosa colore simbolo del Giro d'Italia, dai Fori Imperiali a Castel Sant'Angelo questa mattina si sposterà a ritmo lento la nuvola dei 3.500 ciclisti impegnati nel Giro d'Italia Family Ride. Evento che apre con un colpo d'occhio indiscutibile l'ultimo atto della corsa rosa, scesa dalle Dolomiti nella capitale.

Una vetrina per Roma che guarda al 2030 come candidata per accogliere l'Esposizione Universale meglio conosciuta come Expo.

Su quelle 3.500 t-shirt sarà visibile il logo della Fondazione Roma Expo 2030 primo Official Candidacy Partner del progetto. È stato scelto l'arco di Costantino (martedì sera illuminato di rosa, anticipo del Giro) per rappresentare le principali associazioni datoriali romane «madri» della Fondazione (Unindustria, Confcommercio Roma, Confesercenti Roma, Acer/Ance Roma, Coldiretti Roma, Federlazio, Cna Roma) il cui obiettivo è coinvolgere il maggior numero di attori nel sostegno alla candidatura.

La concorrenza è da «serie A», i player da battere sono importanti sia dal punto di vista commerciale sia perché al centro della realtà contemporanea. Busan vanta il porto di riferimento della Corea del Sud, è apprezzata per spiagge, montagne e templi. Riad è capitale e cuore finanziario dell'Arabia Saudita. Odessa incarna la storia e il dolore dell'Ucraina ferita. Tuttavia, Roma ci crede, forte del tema scelto per candidarsi: i diritti umani. Ad hoc la campagna «Humanlands», lanciata un mese fa dal Comitato Promotore e amplificata con vetrofanie, materiali e video dalla Fondazione. Necessario fare sistema, questo il lavoro che Massimo Scaccabarozzi (Presidente) e Lamberto Mancini (Direttore generale) svolgono con la Fondazione Roma Expo 2030.

In palio ci sono numeri importanti: l'esposizione genererebbe 300 mila nuovi posti di lavoro, un income di ben 50,6 miliardi con 5,5 miliardi di investimenti esteri. Sulla capitale si riverserebbero 30 milioni di visitatori. Se crederci è lecito, la città va comunque coinvolta e spronata a raggiungere l'obiettivo. Ci sono da convincere i 171 Paesi presenti nel Bie (Bureau International des Exposition) e gli ispettori hanno già fatto il loro lavoro di ricognizione (nella sede prescelta, Tor Vergata). Il voto finale è previsto per il 23 novembre. Insomma, non c'è da perdere tempo. Ecco spiegata la presenza della Fondazione alle fiere internazionali: Bit (turismo) e Macfruit (agricoltura, frutticoltura) e l'International Hotel Investment Forum (industria turistico alberghiera) di Berlino. Ricerca, moda ed enogastronomia giocano poi un ruolo da ambasciatori. Con l'Università di Tor Vergata è stata finanziata una borsa di studio per un master in «International Procurement»; con La Sapienza due borse di studio internazionali per il progetto «Fashioning the World. Sharing Knowledge, Building Communities».

Per i festeggiamenti della Festa della Repubblica si terrà un evento nella sede parigina dell'Unesco (agenzia dell'Onu per l'Educazione, la Scienza e la Cultura). Si parlerà (certo), si stringeranno mani (probabile) e ci si immergerà nell'italico patrimonio enogastronomico con un menu da acquolina: corallina romana (un salume molto apprezzato, ndr), cacio romano e cacio fiore della campagna romana, sulla tavola l'olio Igp Roma. Non chiamatelo «finger food» però, sarebbe davvero riduttivo.